Tartaruga
La tartaruga comune fa parte della classe dei rettili, dell’ordine delle testuggini e della famiglia dei chelonidi.
E' prevalentemente diffusa nelle acque tropicali e subtropicali comprese tra i 16 gradi e i 20 gradi Celsius, è frequente in Sud Africa, nel Mar dei Caraibi, in Australia meridionale e Nuova Zelanda, in Giappone ed, eccezionalmente, arriva in Alaska. E' la tartaruga più comune del Mediterraneo; gli esemplari che vi transitano però, non sono stanziali, ma migratori ed appartengono alla popolazione dell'Atlantico settentrionale. In Italia nidifica con certezza a Lampedusa e Linosa e di recente in Sicilia, presso Trapani, in Calabria e in Puglia dove pare che sia presente come nidificante nella penisola salentina. L'11 luglio 2002 un esemplare ha nidificato a Baia Domizia (CE) e da questo nido sono nati 44 piccoli.
La tartaruga comune è nel complesso considerata specie in pericolo. Essa pare infatti in rarefazione in tutto il mondo: le principali cause sono dovute al degrado degli habitats naturali, non solo marini ma soprattutto costieri dove gli animali vanno a deporre le uova, all'intenso sfruttamento per scopi alimentari ed artigianali ai tropici e, non ultimo, alle morti accidentali per scontri con natanti e catture in strumenti da pesca. Nel Mediterraneo la specie sembra in rarefazione, poiché il numero dei siti di nidificazione è in netta diminuzione, in particolare nel bacino occidentale. Rimangono numerosi inoltre gli esemplari segnalati in seguito a catture accidentali in reti o a spiaggiamenti di animali morti o in difficoltà, per le ferite o per l'ingestione di rifiuti di plastica o altri materiali composti dal petrolio e sostanze tossiche. La specie è protetta nel mondo dalla Convenzione di Washington del 1973. A tale convenzione aderisce anche l'Italia: i decreti del 21/05/1980 e del 03/05/1989 della Marina Mercantile ne vietano la pesca, la detenzione ed il commercio su tutto il territorio nazionale.