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Rosa del deserto

La rosa del deserto è una formazione minerale comune nei paesi desertici. Di colore che sfuma dall'arancione al giallo-ocra è un aggregato di cristalli di gesso che si forma, per genesi sedimentaria, in ben determinate condizioni ambientali e climatiche, caratterizzate dalla presenza di un giacimento evaporitico di gesso associato a clima arido. Nel deposito evaporitico lo strato di gesso sotterraneo (detto gesso primario) viene parzialmente solubilizzato da acqua proveniente dalla falda freatica o da acqua meteorica. La soluzione risultante tende man mano a risalire verso la superficie per capillarità e durante la risalita l'acqua evapora lentamente facendo cristallizzare il gesso, definito ora gesso secondario. Risalite successive e continue evaporazioni permettono la crescita dei cristalli fino a dimensioni decimetriche.

I depositi più famosi sono quelli del Sahara tra cui sono degni di nota alcune località in Algeria e in Libia, altre in Tunisia, in Marocco. Le rose del deserto sono reperibili anche nei deserti statunitensi del Nuovo Messico e dell'Arizona. Forme simili alle rose del deserto sono reperibili nelle argille dell'Appennino emiliano tra cui a Castel de' Britti nella città metropolitana di Bologna. I nomadi del deserto sono i principali ricercatori e raccoglitori delle rose del deserto, che vendono ai turisti ottenendone un piccolo guadagno.

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