Salgemma
Il salgemma si presenta in cristalli, aggregati granulari o fibrosi, in croste e in stalattiti. Detto anche "sale di cava", "sale di miniera" o "sale di rocca", il salgemma viene utilizzato per la produzione del Cloruro di Sodio (NaCl), quello che comunemente chiamiamo sale.
Il salgemma è anche conosciuto come 'Halite', il diamante del sale, dal greco αλς = sale e λιθος = pietra.
Tipica fra tutte è la colorazione azzurra o violetta talora anche assai scura di alcuni esemplari. Questa colorazione è da attribuire a difetti del reticolo cristallino, probabilmente indotti dalla radioattività.
Estratto da giacimenti sotterranei, il salgemma è un minerale che si trova principalmente sotto forma di banchi estesi; questi banchi si trovano inclusi nelle rocce di tutte le età geologiche e il loro spessore può variare da poche decine di centimetri a svariate centinaia di metri. Spesso le rocce che lo racchiudono sono argillose e pertanto impermeabili all'acqua favorendo la conservazione del minerale, che verrebbe altrimenti diluito da acque sotterranee. Si trova in diverse zone dell’Europa e del Nord America in cui si presenta sotto forma delle cosiddette salt domes, cioè cupole saline, alcune volte larghe diversi chilometri. In Italia halite compatta associata con gesso si trova presso le Saline di Volterra e San Gimignano in Toscana e nella storica miniera di Lugro, in Calabria.