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Cranio di Capriolo

Il capriolo è l'esemplare più piccolo appartenente alla famiglia dei Cervidi, è un mammifero molto presente in Europa e Asia. La sua conformazione fisica risulta slanciata con la groppa più alta del garrese, la testa corta e triangolare, occhi e orecchie grandi, la coda non molto visibile. Nel cranio si possono distinguere due parti: il cranio neurale che contiene l’encefalo ed i principali organi di senso, sul quale si sviluppano i palchi e il cranio viscerale che costituisce lo scheletro della faccia, la mandibola e la mascella, sulle quali si sviluppano i denti. Le appendici craniche dei Cervidi sono chiamate palchi. I palchi, presenti solo nei maschi, sono formati da tessuto osseo e vengono persi e rigenerati annualmente; queste caratteristiche li differenziano dalle appendici craniche dei Bovidi, dette corna, che sono formate da tessuto corneo e una volta danneggiate non si rigenerano. Il palco del capriolo adulto è costituito da 2 stanghe simmetriche, che sono la prosecuzione diretta degli steli, strutture ossee permanenti generatesi dall’osso frontale del cranio; ciascuna stanga è dotata generalmente di 3 cime o punte: oculare, rivolta in avanti, vertice, rivolta verso l’alto, e stocco, rivolta posteriormente. Talvolta ciascuna stanga può avere solo una o due punte; il numero di punte non è correlato con l’età dell’animale, quanto piuttosto con lo stato di salute e la forza del capriolo al momento della formazione del palco. Alla base delle stanghe, in diretto contatto con la pelle che ricopre la scatola cranica vi è un ingrossamento particolarmente frastagliato detto rosa dal quale si dipartono verso l’alto una serie di piccole scanalature che prendono il nome di solchi. La dentatura del capriolo adulto è costituita da 32 denti: 12 molari, 12 premolari, 6 incisivi e 2 canini simili agli incisivi; canini e incisivi sono presenti solo nelle mandibole. I denti del capriolo, come quelli di tutti i ruminanti, si consumano progressivamente durante il corso della vita evidenziando quindi un’usura maggiore col progredire dell’età che si manifesta con una modificazione sostanziale della struttura del dente: le cuspidi si consumano mettendo in evidenza strisce di dentina sempre più spesse ed il dente si appiattisce sempre di più.

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