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Cranio di scimpanzè

La parola scimpanzé deriva dall'espressione bantu «Tshiluba kivili-chimpenze», che significa «creatura simile all'uomo». Gli scimpanzé, così come il gibbone, il gorilla, l'orango, sono scimmie antropomorfe, cioè che per aspetto esteriore e struttura anatomica si avvicinano molto all’uomo: il loro patrimonio genetico, infatti, coincide per circa il 98,4% con quello dell'uomo.
Sono primati del sottordine dei catarrini, detti anche scimmie del vecchio mondo, caratterizzati dall'essere privi di coda, con faccia e dita prive di peli, arti anteriori assai più lunghi dei posteriori e denti canini ben sviluppati.
Gli scimpanzé sono alti tra gli 80 e i 130 cm e possono pesare tra i 45 e i 55 kg. Il loro corpo è ricoperto da una pelliccia marrone scuro/nero che lascia scoperti solamente il viso, le orecchie, i palmi delle mani e le piante dei piedi. Il loro cervello è relativamente grande, con una capacità media 400 cm3.
Il cranio degli scimpanzè, di forma ovoidale, è quello che più assomiglia a quello umano, pur variando sensibilmente con l'età: più simile a quello umano nei giovani, si allontana sempre più da esso con la maturità dell'animale. In particolare l'osso mascellare e quello mandibolare diventano più prominenti (prognatismo) e crescono fortemente anche in larghezza. La parte cerebrale non presenta creste ed è relativamente più grande rispetto a quella degli altri antropomorfi; la parte facciale è, invece, più piccola. Il contorno sopraorbitario è piuttosto spesso e forma un solo tratto orizzontale, dietro il quale vi è una fossa non molto marcata. Inoltre i nasali si appiattiscono a poco a poco, con l'età, in modo tale da rendere il profilo prevalentemente rettilineo.
I canini sono assai forti: farebbero quasi pensare ad animali carnivori, tuttavia essi sono utilizzati come strumenti di difesa.
Questi mammiferi si riuniscono in gruppi sociali composti da un numero variabile di individui, che possono essere pochi (anche soltanto 5) o numerosi (fino a 150 circa). Sono animali diurni in grado di camminare anche in posizione semieretta, tuttavia trascorrono la maggior parte del tempo sugli sugli alberi, dove si muovono alla ricerca di frutti e dove preparano il loro giaciglio per la notte, intrecciando e ripiegando le foglie tra le biforcazioni dei rami.

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