
Elettrocalamita
L’elettrocalamita, che risale al XIX secolo, è composta da un piede di ghisa e da una colonna di sostegno in legno lavorata ad arte. Nella parte superiore sono fissati due cilindri di ferro dolce attorno ai quali è avvolto un filo di rame, in modo da formare due elettromagneti. Il filo è avvolto in verso opposto sui due cilindri affinché le estremità dei due elettromagneti presentino polarità opposte. Lo strumento è collegato ad un generatore e ad un amperometro. Una volta azionato il generatore, quando la corrente elettrica attraversa i due elettromagneti, questi si comportano come due poli magnetici opposti. A questo punto, la forza d’attrazione è tale da tenere in sospensione una boccia in ghisa di circa 6 kg. Quando il generatore viene spento, si interrompe immediatamente l’attrazione e la boccia viene rilasciata.