Taraxacum vulgare
Su questo modello, partendo da sinistra, ci sono il fiore, l'infiorescenza e il frutto del Taraxacum vulgare. Il fiore è ermafrodita e presenta una porzione inferiore tubulosa bianca dalla quale si estende un prolungamento nastriforme, la ligula. Da ogni fiore si sviluppa un achenio, frutto secco di colore grigio-brunastro o paglierino. L’achenio maturo presenta un ciuffo di peli bianchi, originatosi dal calice modificato, che, agendo come un paracadute, agevola la dispersione del seme col vento, quando questo si stacca. Le infiorescenze sono costituite da un capolino peduncolato formato da un involucro composto da brattee, all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori.
Il tarassaco, conosciuto meglio come "dente di leone", deve il suo nome al persiano medievale Talkh chakok, "erba amara". La pianta presenta una grossa radice a fittone dalla quale si sviluppa, a livello del suolo, una rosetta basale di foglie munite di gambi corti e sotterranei. Le foglie hanno un margine dentato, da cui il nome di dente di leone. La fioritura avviene in primavera. L'impollinazione è di norma entomogama, ossia per il tramite di insetti pronubi, ma può essere anche anemogama.