Macchina elettrostatica di Ramsden
Questa macchina fu ideata da Jesse Ramsden nel 1766 e il suo funzionamento si basa sui fenomeni di elettrizzazione e sul potere dispersivo delle punte.
Lo strumento è costituito da una scrivania rettangolare in legno pregiato di noce su cui è posta una struttura di legno a forma di duomo che sorregge un disco di vetro dal grande diametro, a cui aderiscono quattro cuscinetti di feltro nero.
Di fronte a questo disco si trova un conduttore in ottone nichelato sostenuto da due piedi isolanti in vetro. Il conduttore termina da un lato con un pendolino elettrico, e dall'altro con due braccia ad “U” munite di punte di ferro. Quando si mette in rotazione il disco con la manovella, esso si carica positivamente per strofinio con i cuscinetti. Per il fenomeno dell’induzione elettrostatica le cariche sul disco inducono una carica negativa sulle punte del conduttore, il tutto è evidenziato da un pendolino elettrico posto alla fine del
conduttore che si allontana dal conduttore perché caricato dello stesso segno.
Approfondimento
Jesse Ramsden fu uno dei più famosi costruttori inglesi di strumenti scientifici della seconda metà del XVIII secolo. A Ramsden si deve l'invenzione di una macchina da dividere semiautomatica, capace di tracciare le scale graduate su sestanti e su altri strumenti nautici e astronomici. Fu membro della Royal
Society di Londra e dell'Accademia Imperiale di San Pietroburgo.
Curiosità
Dalla descrizione nel vecchio inventario ottocentesco la macchina risulta essere stata realizzata da Bandieri, macchinista di Casa Reale Borbone.