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Pendoli magnetici

I pendoli magnetici accoppiati risalgono all’inizio del XX secolo. Sull'asta trasversale di un sostegno a T, il cui montante è di materiale diamagnetico, sono sistemati dodici ganci in ottone; ai terminali dell’asta trasversale ci sono due punte rifinite in ottone uguali a quella della sommità del montante. Ai ganci erano sospesi mediante dei fili dodici magneti rettilinei, di cui uno è andato perso, e che generano undici pendoli semplici, tutti con la stessa polarità. Allontanando il magnete più esterno dal piano in cui giacciono gli undici pendoli, si genera un'onda trasversale causata dalla repulsione dei campi magnetici dei singoli pendoli che si trasmette per effetto della forza tra le barre magnetiche. Tale forza dipende direttamente dall'intensità dei singoli campi magnetici e inversamente dalla loro distanza. Se il magnete viene allontanato sullo stesso piano dei singoli pendoli si genera un'onda longitudinale. Minore è l'ampiezza di oscillazione del pendolo più esterno più rapida sarà la propagazione dell'onda.

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