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Pendolo di Waltenhofen

Il pendolo di Waltenhofen mette in evidenza l'azione frenante prodotta dalle correnti parassite, dette anche correnti di Foucault, sul moto di un pendolo. Lo strumento fu inventato dopo il 1855 dal fisico Adalbert  von Waltenhofen. Un telaio di ferro poggia su una pesantissima base in ghisa, il telaio sorregge un pendolo composto. All'estremità dell'asta del pendolo può essere fissato uno dei due elementi in rame del corredo ovvero un disco in rame pieno ed uno con dei tagli radiali. Alla base del pendolo vi sono due avvolgimenti di filo per trasformare una parte del supporto in una elettrocalamita. Il campo magnetico generato dall’elettrocalamita  è perpendicolare alla massa sospesa al pendolo. Mentre in assenza della corrente il pendolo oscilla per molto tempo e rallenta solo a causa degli attriti, quando si fa circolare corrente nell’elettrocalamita esso si ferma molto velocemente. Nel rame si generano delle correnti parassite che frenano il pendolo. Montando sul pendolo il disco che presenta tagli radiali, l'azione frenante è meno marcata, poiché i tagli ostacolano la circolazione delle correnti parassite. Le espansioni polari possono girare e sono coniche da una parte, per concentrare il campo magnetico e così intensificare le correnti parassite. Le espansioni polari e il telaio di sostegno del pendolo possono essere rimossi, così da utilizzare solo l'elettrocalamita dello strumento per altri esperimenti.

 

Approfondimento

Adalbert Carl von Waltenhofen zu Eglofsheimb (Admontbichl, 14 maggio 1828Vienna, 5 febbraio 1914) è stato un fisico austriaco. Dal 1853 fu professore di fisica all'università di Innsbruck e, successivamente, di elettrotecnica al politecnico di Vienna. Waltenhofen è associato ad alcune teorie relative al magnetismo e all'elettricità.

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