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uovo di struzzo

Le uova di struzzo sono le più grandi tra le uova prodotte dalle attuali specie di uccelli; hanno forma ovale, colore bianco e granuloso, peso che può andare dagli 800 g ai 1500 g, diametro che va dai 10 ai 16 cm e altezza che va dai 15 ai 19 cm.
Le uova vengono deposte dalle femmine dello stesso harem in un unica covata dentro lo stesso nido, costruito da una buca fatta nel terreno; ciascuna femmina depone un numero elevato di uova, da 5 a 20, per cui, poiché un harem è costituito da 4-5 femmine, nel nido si accumulano diverse decine di uova. Esse vengono covate quasi esclusivamente dal maschio che solo eccezionalmente viene sostituito in questo compito dalle femmine dell'harem. Durante le ore più calde, sovente, le uova vengono ricoperte di sabbia ed abbandonate perché il loro sviluppo si compia per effetto del calore naturale. I pulcini sgusciano dopo circa sei o sette settimane e, dopo circa quattrodici giorni, sono in grado di procurarsi il cibo da soli e possono essere considerati indipendenti.
Una delle caratteristiche interessanti, che rendono l'uovo di struzzo adatto anche per scopo decorativo, è che il suo guscio è molto spesso, circa 3 mm, e dalla consistenza molto dura: infatti l'uovo può sopportare anche il peso di un uomo adulto. Vi sono diverse testimonianze dell'utilizzo delle uova di struzzo nell'antichità: gli Egizi usavano queste uova svuotate e decorate come contenitori di profumi o coppe per bere; in particolare nella tomba di Haremhab, risalente a circa il 1420 a.C., è stato ritrovato un ritratto di un uomo che portava un cesto con uova di struzzo e di altri animali non ben identificati, come offerta votiva.
Diverse uova di struzzo, sono state trovate nella tomba di Iside della necropoli etrusca di Vulci, in Italia, e risalenti a circa 5 mila anni fa: si tratta di uova di struzzo decorate con motivi floreali, animali, motivi geometrici, carri e soldati con varie tecniche, dalla pittura all'intarsio con materiali preziosi, come pietre, smalti e avorio; poiché gli struzzi non erano originari dell’Europa, da tale ritrovamento emerge che le uova di struzzo venivano commercializzate su grandi distanze, soprattutto dal Nord Africa e dal Medio Oriente, fin dall'età del bronzo e del ferro, a testimonianza del fatto che il mondo fosse già più interconnesso di quanto si pensasse. Oggi, l'uso delle uova di struzzo è in prevalenza a scopo alimentare, ma per l'elevato costo rimane un cibo destinato alla popolazione più abbiente.

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