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Crosta alabastrina

l’alabastro è una roccia sedimentaria.
Ha origine dall’ evaporazione di acque ricche di carbonato di calcio (alabastro calcareo) o di solfato di calcio idrato (alabastro gessoso). La formazione dell’alabastro è avvenuta nel Quaternario quando enormi masse d’acqua, frutto dell’evaporazione degli oceani, furono immobilizzate al di sopra delle terre emerse sotto forma di neve e ghiaccio determinando un abbassamento dei mari e di conseguenza l’emersione di fondali. Nell’ultimo dei periodi glaciali che caratterizzarono il Quaternario ci fu diffusione di insediamenti umani con testimonianze in diversi siti archeologici (es: grotte del Poggio, della Serratura e delle Noglie) che testimoniano che alcune grotte ad oggi sommerse erano le loro dimore. Esse si formarono in un ambiente esclusivamente sub aereo in quanto il processo di dissoluzione della roccia può avvenire esclusivamente in presenza di aria, cosi come tutte le concrezioni calcaree che abbelliscono le grotte. L’esistenza di grandi colonne di alabastro al di sotto della superficie del mare è spiegabile conoscendo la storia geologica di queste grotte.
l’alabastro si può trovare in Egitto, dove sin dagli Antichi Romani si estraeva abbondantemente per scopi decorativi, Spagna, Volterra, che divenne la patria dell’alabastro conservando ancora oggi le famose cave etrusche di Ulignano e Gesseri. In Italia le cave più importanti sono quella sotterranea di Castellina Marittima e quella a cielo aperto a Volterra.

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